Ambiente

Published on Aprile 16th, 2021 |   Luca Cadez

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Corso Italia: un’aiuola fiorita?

di Dario Ledri

Lo scorso anno sono stati massi a dimora nel primo tratto di Corso Italia circa 200 rosai a cura dell’Amministrazione comunale, su circa 600 previsti per rendere tutto il Corso “un’aiuola fiorita”. Oggi i rosai sono stati espiantati perché le aiuole sono interessate da altri interventi e successivamente saranno ripiantati ma di tipo diverso (come mi è stato specificato). Qualche giorno addietro dalle medesime aiuole sono stati tolti i manufatti in ferro che da mesi e mesi facevano bella mostra di sé e che avrebbero dovuto accogliere la nuova illuminazione. Fortunatamente a seguito dell’ intervento della Soprintendenza a tutela degli storici lampioni goriziani l’Amministrazione comunale ha fatto marcia indietro. In conto ai cittadini goriziani restano i soldi spesi per i 200 rosai espiantati e per la posa in essere della nuova illuminazione del Corso e del successivo smantellamento. Così come sul groppone dei goriziani restano le somme spesse per la nuova segnaletica di Corso Italia se – come sembra – si arriverà ad una revisione dell’esperimento. A tal proposito, una volta rifatta la segnaletica in un primo tratto di Corso ci si sarebbe potuti fermare per verificare l’efficace dell’intervento. Di contro si è proseguito per tutta la lunghezza del Corso. E sempre a proposito di sprechi sarebbe buona cosa conoscere quanto sono costate le postazioni di bike sharing e quanto ad oggi se ne è ricavato, visto che non si sono mai visti molti utenti girare per la città con le suddette bici. Insomma, in tempi di pandemia e pesantissima crisi economica, forse qualche risparmio si poteva fare, privilegiando di contro interventi a sostegno delle categorie più in difficoltà per il pagamento di Tari, Imu e bollette varie.


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