Editoriale

Published on Luglio 7th, 2021 |   Agostino Colla

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Corso Italia, l’ascensore al Castello… Lavori infiniti

Dario Ledri

Si sa,  alla fine tutti i lavori, anche quelli più complessi, costosi e complicati vengono portati a termine, si concludono, finiscono. Così è stato per la annosa vicenda di Piazza Vittoria con le via Roma e Oberdan chiuse per 11 mesi al fine di completare i trenta metri della curva che le raccorda, per non parlare di via Garibaldi con i tempi dilatati da tre mesi a quasi un anno, per i lavori in Piazza Cavour o in via Rastello. Ultimi, in ordine di tempo, gli infiniti lavori in Corso Italia (peraltro ancora in corso) con il rifacimento del selciato nei controviali, sostituzione dapprima avviata e poi bloccata dei caratteristici lampioni, rifacimento delle aiuole con impianto e successivo espianto di oltre 200 rosai poi sostituiti. Insomma, una lista infinita di lavori che pur con colpevole ritardo alla fine sono stati ultimati. L’intervento, invece, che si avvia a battere ogni record di durata è quello che interessa l’ascesa al Castello.

Se ne iniziò a parlare – se la memoria non mi inganna – nell’anno di grazia 1999, alla fine del secolo scorso. I lavori propedeutici alla realizzazione vera e propria credo vennero iniziati nel 2009 con lo sbancamento di parte del colle. Da allora sono passati dodici anni e la realizzazione dell’opera é ben lungi dall’essere conclusa. E’ bene inoltre ricordare che il progetto prevede la realizzazione di un primo tratto di risalita della durata di poco più di dieci secondi con una capienza di 40’ persone. Poi si scende e nel secondo tratto la capienza passa a 12. Si esce  nuovamente dall’ascensore e si risale in 8 per l’ultimo tratto all’interno del torrione del castello. Detta in breve, si parte in 40 e alla meta si arriva in 8!

Ebbene, a metà aprile di quest’anno il sindaco Rodolfo Ziberna assicurava i cittadini che entro giugno sarebbero terminati i lavori e che entro l’estate, dopo le verifiche di rito,  si sarebbe potuto “salire e scendere” dal colle del Castello.  Ora siamo a luglio, i lavori non paiono proprio terminati e, in ogni caso, sono da acquistare  e installare le cabine ed effettuare i necessari collaudi.

La fine, dunque, non pare proprio vicina. Se va bene se ne riparla il prossimo anno. In ogni caso in tempo per il 2025. Si sa, alla fine tutti i lavori finiscono.


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