Diego Kuzmin

Goriziano di Sant’Andrea, architetto PhD, laurea in Lettere, giornalista pubblicista, membro dell’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia, componente del Comitato di redazione del giornale di frontiera Isonzo-Soča, dal 2004 conduce su Il Piccolo di Gorizia la rubrica domenicale “Punti di Vista”. Progettista della lapide inaugurata nel 1992 in memoria della rivolta dei Tolminotti giustiziati nel 1714 sul Travnik di Gorizia, nel 2015 quella a commemorazione dei partigiani antifascisti fucilati sul Castello tra il 1943 e il 1945 e quella sulle mura del carcere di via Barzellini nel 2018. Suo il progetto per la riqualificazione delle piazze Cavour e Sant’Antonio e delle strade pedonali del centro storico di Gorizia, via Rastello e via Cocevia, via delle Monache, via Mazzini e via Garibaldi, avvenuta tra il 2005 e il 2010.

Alcuni scritti recenti: Punti di vista, 100 piccoli scritti (2009), La villa Lasciac sul Rafut (2012), Perché proprio all’architetto Barich l’incarico per il nuovo Municipio di Cervignano (2012), Il confine mobile, fattore condizionante per la storia dell’architettura (2013), Antonio Lasciac, disegni goriziani (2014), I grafiti dell’ospedale militare di Castelnuovo di Sagrado (2015), From middle Europe to Egypt, Antonio Lasciac architect (2015), Oglej, zibelka kulture. od Karla von Lanckoronskega di Maksa Fabianija (2015), Renato Fornasari protagonista della storia dell’architettura nell’Isontino degli anni Cinquanta (con Alessandra Mabellini, 2016), Nova Gorica: nascita di una città (2016), Acma l’anima del mondo 1958 di Max Fabiani (con Patrizia Ugrin, 2017), Antonio Lasciac Urbanista (2017) e Villa Zogheb a Il Cairo, pietra miliare per l’architettura neo mamelucca di Antonio Lasciac (2018).


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