Editoriale

Published on Novembre 15th, 2021 |   Agostino Colla

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“La pittura no la fa paura”

di Luciano de Gironcoli

“La pittura no la fa paura”. Dicono (?) che questa frase sia stata scritta su un muro del centro storico di Gorizia dai pittori Lojze Spazzapan e Veno Pilon. Correvano gli anni ’20 e i due, dopo una serata “brava” dentro e fuori dalle numerose osterie e locande del tempo, decisero di lasciare su un muro (immagino nella zona fra le attuali via Carducci, piazza De Amicis, via Ascoli e via San Giovanni perché no via Rasatello o Cocevia)) il loro “messaggio rivoluzionario”. Forse volevano scuotere le coscienze della borghesia cittadina sempre più legata mani e piedi al nascente e trionfante fascismo?

Oppure intendevano dire che la pittura, cioè l’arte o la cultura “no la fa paura” alla gente, ai cittadini, al popolo mentre è molto temuta dai “potenti”, dai politici, da quella razza li…

Chi lo sa. Forse si è trattato di una semplice “goliardata” o di una ingenua quanto poetica provocazione fine a se stessa,  spinta da quella  voglia di fare qualcosa di illecito, di stare per alcuni minuti “fuori dalle regole”. Desiderio abbastanza comune ai giovani di ogni generazione, soprattutto se reduci da un “giro” per osterie.

Eppure si tratta di uno slogan decisamente riuscito. Tanto che mi permetto di suggerire ai responsabili (spero ci siano) della stesura del programma per “Go and Go 2025 Capitali Europee della Cultura” di introdurlo in qualche modo in quelle che saranno le iniziative nel campo delle Arti visive…Magari si potrebbero individuare dei siti (muri) del Centro città su cui far scrivere ad alcuni giovani creativi la frase di Pilon e Spazzapan anche trasformandola in “La cultura no la fa paura”.

Nella foto: Veno Pilon “Ritratto di Lojze Spazzapan” Pinacoteca di Palazzo Attems (Gorizia)


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