Editoriale

Published on Novembre 24th, 2021 |   Agostino Colla

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Confine e pandemia

di Dario Ledri

Nel corso della primavera 2020 allorché  l’Italia era travolta dalla prima ondata della pandemia e contava il poco invidiabile record di contagiati e morti in Europa, la vicina Slovenia chiuse tutti i valichi di frontiera ad eccezione di quello di Sant’Andrea. In ogni caso agli italiani non era consentito entrare in territorio sloveno.  Oggi in Slovenia il tasso di positività sfiora il  50% e solamente il 58% della popolazione risulta vaccinato ed è accertato che i numeri fuori controllo nelle aree di confine anche in territorio italiano è conseguenza dello sviluppo della pandemia in territorio sloveno. E allora  é troppo chiedere a Sindaco e Prefetto una ordinanza urgente che ripristini i controlli a valichi senza dover aspettare che lo faccia Fedriga?

Nessuna chiusura, senza peraltro escluderla se la situazione dovesse precipitare ma almeno il controllo del grenn-pass o di certificazione equivalente. In mancanza l’ospite sloveno venga rimandato indietro. Se la certificazione dell’avvenuta guarigione ovvero della vaccinazione la chiediamo agli italiani perché non richiederlo agli sloveni, in una situazione che già vede la Regione in una situazione critica che comporterà – a partire dal prossimo 29 novembre – la zona gialla?


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