IL PONTE ROMANO DI MAINIZZA
Ricostruzione grafica
Alfio Scarpa
La ricostruzione grafica del ponte l’ho ricavata dalle deduzioni analitiche dalla relazione “Il ponte romano alla Mainizza e la via Aquileia-Emona” di Stefano Magnani, Pierluigi Banchig e Paola Ventura.
![](https://www.isonzo-soca.it/2019/wp-content/uploads/2022/05/ponte-mainizza2-1024x532.jpg)
Secondo le loro conclusioni il ponte doveva avere una lunghezza di oltre 200 metri composto da dodici arcate con undici piloni e due testate. Dall’assenza di materiale laterizio per la costruzone di una struttura ad arco per superare le campate, si è supposta una struttura mista con la messa in opera di carpenteria lignea, come travi e tavolame, per la parte superiore e pietrame per i piloni di sostegno.
Il disegno rappresenta questa situazione, con vista a “volo d’uccello”, includendo anche l’edificio di grandi dimensioni sulla sponda destra del fiume.
![](https://www.isonzo-soca.it/2019/wp-content/uploads/2022/05/ponMainizzaPile1-1024x763.jpg)
Ho utilizzato un accorgimento visivo per la vista prospettica, ho accorciato il ponte di due pile per ottenere una vista più compatta e una resa d’insieme ottimale, in effetti il mio lavoro si basa su ipotesi ricavate da scarni reperti, sparsi nel letto del fiume o dispersi in altri siti.
La struttura lignea del ponte l’ho ricavata, oltre che dal suggerimento della relazione degli autori, da una relazione molto tecnica sulle strutture e tecniche costruttive dei ponti in epoca romana del 2004 di Vittorio Galliazzo “ I ponti romani”.